Lo sapevi che l’Italia è al terzo posto al mondo, dopo Messico e Tailandia, per consumo di acqua in bottiglia?
Un dato che balza agli occhi e che mostra come le nostre scelte possano essere talvolta legate ad una precauzione eccessiva o ad una sfiducia non motivata; basti pensare che in Italia solo il 30% della popolazione beve acqua di rubinetto, in quanto l’acqua in bottiglia è diventata un elemento integrante delle nostre abitudini alimentari, considerate parte del “made in Italy”.
La pubblicità ci mostra sempre modelle magre che bevono quel tipo di acqua, atleti che scelgono quell'altra “acqua che fa dimagrire;” “ acqua che fa stare meglio”, bottiglie colorate o pratiche da portare in borsa.
Ma è solo Marketing? a dire il vero, si.
Nel nostro Paese, secondo dati ISTAT relativi ai consumi di acqua potabile, una famiglia arriva a spendere circa 20 euro al mese per acquistare acqua in bottiglia, reputata più sicura di quella del rubinetto.
Lo riconoscete come un totale spreco?
Ebbene si, la gente non apprezza l’acqua del rubinetto, in quanto non viene considerata a buon mercato perché “odora troppo di cloro” o è “troppo dura,” quindi non fa bene ai reni, e questo a volte nell’immaginario collettivo non è considerata una garanzia.
Ma sapete perché viene utilizzato il cloro?
Il cloro, visto come un elemento dannoso, viene in realtà usato per la disinfezione; in questo caso, essendo un elemento volatile, basta lasciare arieggiare per una mezz'ora nella brocca è di acqua di rubinetto prima di consumarla ed il suo gusto migliora. Può anche succedere che non sia solo il “saporaccio” il problema, infatti la società di gestione del servizio idrico deve
garantire la qualità dell'acqua fino al contatore, dopo di che è responsabilità del padrone di casa o del condominio garantire
che le tubature finali siano in buono stato, in modo da non alterare la qualità dell'acqua stessa.
È buona prassi dunque, informarsi e controllare lo stato delle tubature della propria abitazione, e nel caso intervenire con sistemi di filtrazione domestici.
Lo sai che non è sempre vero che l'acqua in bottiglia sia migliore dell'acqua del rubinetto?
I più recenti studi scientifici, condotti in Italia ed all’estero, lo hanno confermato!
Un consiglio utile che essi ci danno, è quello di leggere attentamente le informazioni contenute nelle etichette delle acque imbottigliate, per confrontarle poi con le proprietà dichiarate dalle Asl locali, sulle caratteristiche dell’acqua erogata nelle case.
Il peggior nemico dell’ ambiente e della salute umana è la disinformazione pubblica!
Sembrerebbe un paradosso, ma è così: l’acqua di rubinetto potabile è quindi un’acqua di qualità alla stregua dell’ acqua in bottiglia, nonostante numerose false credenze girino ancora sul suo conto, come il fatto che il calcare sia una sua esclusiva e che faccia male.
Se non siete ancora convinti adesso sfatiamo alcune false credenze!
“L’acqua di rubinetto non la beviamo perché: è sporca, potrebbe essere anche inquinata, chissà cosa c’è dentro e soprattutto è piena di cloro e quindi dannosa per la nostra salute.”
Queste sono le principali affermazioni che abbiamo constatato, intervistando alcuni dei nostri concittadini.
Sveliamo il mito, perché sono tutte dicerie ciò che sentite o che leggete: l’acqua del rubinetto potabile per legge deve essere priva di corpi estranei, contaminati e deve rispondere a parametri di accettabilità per quanto riguarda il suo aspetto e odore.
Prima di elencarvi quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’acqua di rubinetto è opportuno conoscere quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’acqua in bottiglia.
Vantaggi dell' acqua in bottiglia:
- Non non viente trattata all'origne;
- Non contiene clogo;
Svantaggi dell'acqua in bottiglia:
- Può contenere residui rilasciati dai contenitori, sopratutto quelli in plastica;
- Se non ben conservata in termini di temperatura ambiente, può presentare alterazioni microbiologiche e perdere le qualità organolettiche, eppure questo è un rischio remoto in quanto può succedere solo se si lasciano a lungo le bottiglie di plastica sotto il sole;
- Ha un elevato impatto ambietnale, per il fatto che deve essere trasportata, con relativo consumo di carburante e inquinamento atmosferico;
- La produzione di contenitori crea problemi ecologici, in quanto pur essendo le bottiglie riciclabili, esse sono anche altamente inquinanti dal process odi produzione sino a quello di smaltimento.
Allora quali sono i vantaggi dell’acqua del rubinetto?
Bere acqua del rubinetto ha diversi vantaggi, il più importante dei quali è la diminuzione della quantità di rifiuti in plastica da smaltire ed un rischio minore che tali rifiuti finiscano per inquinare il mare e l’ambiente.
In generale se si sceglie di bere acqua del rubinetto, è buona norma informarsi preventivamente sulla sua provenienza e composizione, che varia a seconda del territorio di riferimento.
A proposito di calcare! Lo sai che è salutare?
Studi epidemiologici e clinici evidenziano che l'acqua ricca di calcio e magnesio non favoriscono i calcoli renali nel soggetto sano e addirittura potrebbe essere un fattore protettivo anche in tal caso.
Infatti, le linee Guida del Ministero della Salute consigliano di bere molta acqua per evitare tale problema pur non specificando il tipo di acqua.
Riepilogando, l'acqua in bottiglia viene analizzata e imbottigliata una volta l'anno, viene trasportata per chilomentri e chilomentri su camion, massicciamente promossa come miracolosa per la nostra linea.
L'acqua del rubinetto invece è controllata 4 volte più frequentemente di quella in bottiglia, e bevendola, si risparmia sul
consumo di energia e sui combustibili fossili necessari allla produzione ed al trasporto delle bottiglie stesse.
Non so voi, ma io vado a bere un bel bicchiere di acqua, ovviamente fresca ma sopratutto di rubinetto, che con un ottimo anticalcare magnetico avrà un valore aggiunto.
Infatti il prodotto
Purak, capace di trasformare il
calcare in modo naturale, rende
l'acqua potabile senza privarti delle sue proprietà organolettiche.
Valeria Scappaticci