E' da sottolineare che l’Italia è la nazione che consuma più acqua in Europa, oltre ad essere la terza al mondo, dopo Canada e Stati Uniti. Il bel paese è tra i 28 dell’Unione europea che ha il maggiore prelievo annuo di acqua per uso potabile pro capite: 156 metri cubi per abitante, come indicato dagli ultimi dati ISTAT relativi ai consumi di acqua potabile.
Per questo ed altri motivi, abbiamo deciso di inaugurare il nostro blog con la categoria acqua e benessere, in cui parleremo periodicamente della stretta relazione esistente tra acqua e salute, cercando di soddisfare quelli che sono i bisogni informativi dei lettori, utenti.
Dietro i vasti argomenti di discussione però, nascono spesso i cosiddetti luoghi comuni, che generano spesso disinformazione.
Tale disinformazione non è tollerabile quando si tratta di un prodotto da sempre posizionato in cima alla classifica dei consumi alimentari , a tal punto che il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione ha stilato il decalogo delle false credenze sull'acqua.
Il decalogo non ha trovato troppa diffusione tra i media tradizionali, nonostante Il testo chiarisca alcuni concetti come: la relazione tra acqua e salute, le proprietà dei minerali, la relazione tra i sali e i calcoli renali e alcuni punti del decalogo che analizzeremo in questo articolo
Quante volte abbiamo sentito dire che bere acqua durante i pasti crea una sensazione di pesantezza allo stomaco? Bene, questa è la prima falsa credenza, perché una quantità di 600- 700 ml di acqua durante i pasti aiuta addirittura la digestione.
Partendo dai consigliati 3-4 o 5 pasti giornalieri, a seconda del metabolismo e delle abitudini, potremmo stabilire quanta acqua bere al giorno:
Impostando il consumo consigliato minimo di 2,5- 2,8 litri di acqua giornalieri. ( 700 ml *m per 3 pasti principali),
distribuendo il consumo giornaliero consigliato, in 250 ml di acqua ( un bicchiere da cucina) per 4-5 pasti al giorno ( incluso spuntino mattina e pomeriggio).
Non è necessario bere molta acqua consecutivamente, al di fuori dei pasti, ma sfruttare gli stessi per raggiungere il fabbisogno giornaliero, con meno sforzi.
Insomma è lo stesso l’Istituto superiore di sanità (Iss) che chiarisce in un articolo pubblicato nella sezione del sito Falsi miti e bufale, che bere non oltre i 600- 700 ml di acqua per pasto aiuta la digestione, sfatando anche il falso mito del suo effetto dimagrante.la sezione del sito Falsi miti e bufale, che bere non oltre i 600- 700 ml di acqua per pasto aiuta la digestione, sfatando anche il falso mito del suo effetto dimagrante.
FALSO. Oltre a risultare vantaggiosa dal punto di vista economico, l'acqua del rubinetto è ricca di calcio, è sicura e fa bene all'ambiente.
FALSO. Al contrario, è stato dimostrato che le acque minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo, un fattore protettivo alla formazione dei calcoli renali, non un contributo alla loro formazione.
Attenzione a bere l’acqua del rubinetto, possono formarsi calcoli! E' la tipica falsa credenza popolare inerente al consumo dell'acqua.
A rassicurare i consumatori è l’Istituto superiore di sanità nella sezione dei falsi miti e bufale che dichiara che ..
"È una falsa convinzione pensare che bere l’acqua del rubinetto, anche quella ad elevato residuo fisso, vale a dire ricca di sali di calcio e magnesio, possa favorire la formazione di calcoli renali."
4. Evitare le acque ricche di sodio per prevenire la cellulite e problemi di salute.
FALSO. Gli studi effettuati dagli anni ‘50 ad oggi, infatti, hanno prodotto risultati non attendibili riguardo la migliore composizione dell'acqua per prevenire o favorire la formazione di calcoli, la comparsa di cellulite o altre situazioni non positive per la salute umana.
Molto spesso, le pubblicità si concentrano sul concetto di preferenza verso le acqua con un basso residuo fisso, cioè una bassa quantità di sali minerali.
Le masse di consumatori, inconsapevolmente tendono a relazionarsi verso tale concetto per la percezione , seppur errata, di una prevenzione verso un eventuale problema di salute ( cellulite, calcoli renali ecc), con l'utilizzo di acqua con poco residuo fisso.
Non bisogna dar ascolto a quelle pubblicità che consigliano un consumo di acque a basso residuo fisso, cioè con una bassa quantità di sali minerali ( oligominerali)
Il discorso diventa ancora più delicato quando parliamo di bambini, come specificato dal Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione.
I sali contenuti nell’acqua, favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo, in particolare nei bambini.
Sarebbe bene non utilizzare le acque oligominerali in modo esclusivo, ma alternarle con quelle più ricche di minerali, in quanto una diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita, tipico di un bambino.
Come comportarsi
Un fattore su cui, sicuramente prestare maggiormente attenzione è la correlazione tra acqua e salute, e quindi l'utilizzo della stessa in campo nutrizionale.
Le tesi sostenute di cui sopra spiccano una lancia a favore del consumo dell'acqua di rubinetto, con tutte le dovute accortezze , rispettando e non alterando mai, la naturale composizione dell'acqua.
A tal proposito, incoraggiamo ogni giorno l'attenzione alle pratiche utilizzate per il filtraggio dell'acqua evidenziando una netta distinzione tra i metodi che generano l'alterazione della composizione chimica dell'acqua , e metodi che la escludono a priori, preferendo, ovviamente i secondi, che si avvalgono di tecnologie moderne come l'anticalcare magnetico a cui dedicheremo ampiamente attenzione, nel prossimo articolo.
Jessica Gaglione
Ottieni una consulenza gratuita dal nostro Sales Manager per la scelta del modello Purak adatto alle tue esigenze (modelli disponibili per le aree domestiche, commerciali e industriali)
Vuoi ricevere le nostre newsletter relative all'utilizzo dell'acqua ed alla soluzione dei problemi legati al calcare ed alla salute?